Chiunque volesse disdire un servizio telefonico è bene che lo faccia per iscritto tramite posta raccomandata A/R, o PEC, allegandovi anche una copia del documento d'identità. Così facendo non potranno sorgere fraintendimenti in merito ai propri dati o alla propria intenzione di voler disdire il servizio.

In alcuni casi i consumatori, poco dopo aver richiesto la cessazione, ricevono una telefonata dal fornitore che tenta di dissuaderli da un effettivo recesso. Spesso, infatti, vengono promesse tariffe o condizioni migliori per convincere i clienti a restare.

Anche per queste chiamate bisogna tenere a mente che "verba volant". Dato che una disdetta, di solito, non è legata a ragioni di costo, un ripensamento da tale decisione dovrebbe essere ponderato attentamente. Ancor più in simili casi, nei quali non si ha una chiara visione delle tariffe che vengono presentate solo verbalmente.

Il nostro consiglio: includete un passaggio direttamente nella lettera di recesso, in cui si chiede al fornitore di astenersi da tali chiamate. Nel caso in cui doveste ricevere lo stesso una chiamata dal fornitore, potrete fare riferimento alla richiesta di non voler essere contattati, fatta tramite la lettera di disdetta. Allo stesso modo, in occasione della risoluzione del contratto, è consigliabile richiedere la cancellazione di tutti i dati personali.