Bruno (nome di fantasia) possiede un'assicurazione malattia privata da 15 anni e paga regolarmente i premi. Purtroppo, 2 anni fa si è ammalato gravemente ed è stato ricoverato più volte in ospedale. Per questi ricoveri ha sempre ricevuto dalla compagnia assicurativa l'indennità giornaliera prevista, almeno fino a quest'anno, quando la compagnia ha deciso di disdire la polizza. Questo ha colpito duramente il nostro associato, poichè lo stesso ha ancora bisogno di cure ed è in lista d'attesa per un trapianto d'organo. Bruno ci ha chiesto se il recesso della compagnia sia consentito per legge?
Giuridicamente, il recesso da un contratto di assicurazione è possibile per entrambe le parti contraenti, a condizione che venga rispettato il periodo di preavviso. In questo caso, però, non si tratta solo di rispetto di termini "legali". Come CTCU siamo intervenuti presso la compagnia, sostenendo che un tale recesso ci appariva alquanto discutibile dal punto di vista "etico-morale". A seguito del nostro intervento, la compagnia ha fatto marcia indietro e ha deciso di mantenere la copertura assicurativa a favore di Bruno.