Le famiglie che si trovano in di difficoltà economica hanno diritto al sostegno dello Stato per ridurre il costo dell'elettricità e del gas. Queste misure sono chiamate "Bonus Elettricità" e "Bonus Gas".

Dal 2021, non è più necessario richiedere questi fondi, ma è sufficiente presentare la cosiddetta "dichiarazione DSU". DSU sta per dichiarazione sostitutiva unica, e può essere fatta presso un patronato, un centro di assistenza fiscale, direttamente presso il proprio comune o all'INPS (allo sportello e online).

La dichiarazione viene poi inoltrata dall'INPS e i bonus vengono automaticamente accreditati in bolletta. Il bonus per l'elettricità arriva fino a un massimo di 370 euro all'anno, quello per il gas fino a 900 euro all'anno (a seconda del reddito, del numero di membri della famiglia e del tipo di connessione energetica). Per i malati gravi che sono dipendenti da apparecchiature elettromedicali, c'è un bonus da 189 a 676 euro all'anno.

Possono presentare domanda le famiglie con un reddito ISEE fino a 12.000 euro (20.000 euro, se  a carico ci sono più di 4 figli) e i titolari di reddito o pensione di cittadinanza.

Sulla bolletta dell'elettricità o del gas, il bonus viene riportato in una voce separata indicante un importo negativo, cioè anteceduto dal simbolo "meno" (normalmente nella descrizione dettagliata delle singole voci della bolletta).